Chiesa di Santa Maria della Visitazione
La chiesa di Santa Maria della Visitazione, conosciuta anche come Santa Maria a Castellone o parrocchiella, è ubicata quasi alla fine dell’attuale via Marconi, in precedenza via degli Ebrei. Il toponimo trae origine dalla presenza di una comunità ebraica nel centro storico aurunco. Le origini dell’edificio risalgono al medioevo, così come riportato nella “Bolla di Atenulfo”, seppure l’attuale aspetto è il frutto dei continui interventi di ammodernamento e ristrutturazione effettuati nel corso dei secoli. L’ingresso originario potrebbe essere quello che si intravede sul fianco destro, lasciando ipotizzare un ampliamento dovuto alle piccole dimensioni dell’edificio. La pianta è a navata unica con un unico altare laterale, in stucco e di modesta fattura, posto sul lato sinistro dedicato al Sacro Cuore. Nel presbiterio l’altare maggiore è stato smembrato e sostituito da uno post conciliare di semplice fattura.
Dell’altare ottocentesco rimane solo il tabernacolo, in marmo policromo, posto al di sotto del dipinto del 1787 raffigurante la “Visitazione”, che ha coperto pitture parietali dei secoli precedenti ed ora solo visibili per una minima porzione. La copertura della navata, con i recenti interventi di restauro, è nuovamente a capriate lignee a vista. I restauri hanno restituito testimonianze archeologiche risalenti a diversi momenti storici. In particolare, sono emerse strutture della città romana e dipinti ad affresco del periodo medievale, che saranno oggetto di studi specifici. Come per altre chiese, la Visitazione La sacrestia è di piccole dimensioni, così come del resto tutto l’edificio cultuale, sebbene diversi siano i documenti d’archivio che attestino un discreto numero di “benefici parrocchiali”.